Tutto ciò che devi sapere sulle basi opache
Una volta steso un fondo adeguato sulla carrozzeria, si può passare all’applicazione dello strato soprastante, ovvero quello più importante per il risultato finale della verniciatura: il colore.
Esistono diverse tipologie di colore che si possono applicare, ma per la quasi totalità dei veicoli non commerciali in circolazione quella impiegata è la base opaca.
Le caratteristiche della base opaca
Come si può intuire dal nome, questo tipo di colore appare opaco alla vista e quindi non è possibile applicare solamente la base opaca per ottenere una carrozzeria scintillante: è infatti necessario coprirla con un ulteriore strato di vernice trasparente, bicomponente per una maggiore protezione.
Nemmeno per una verniciatura opaca è sufficiente.
Il colore, infatti, è monocomponente e quindi non ha le caratteristiche di resistenza richieste dallo strato più esterno delle verniciatura che vengono fornite da un catalizzatore
Per ottenere una verniciatura opaca, quindi, sarà comunque necessario applicare sopra alla base opaca un trasparente bicomponente con effetto opaco e non lucido.
Anche se il colore è monocomponente, è comunque possibile aggiungere un attivatore per dare più aderenza al trasparente ed evitare sfogliamenti futuri: non si tratta però di una procedura standard, vi si ricorre solo in casi specifici.
Quale base opaca scegliere?
Le basi opache possono essere:
La normativa attualmente vigente prevede che in Europa, California e Canada vengano utilizzate esclusivamente le basi opache ad acqua, mentre nel resto del mondo non sono presenti simili restrizioni.
I principali produttori di basi opache sono cinque grandi multinazionali:
- Akzo Nobel, con i marchi Lesonal e Sikkens;
- Axalta, che raggruppa Cromax, Spies Hecher e Standox;
- Basf, con i marchi Glasurit e RM;
- PPG, che raggruppa Maxmeyer, Nexa Autocolor e PPG;
- lspar, con i marchi Debeer e Octoral.
Il mercato però non è dominato esclusivamente da aziende estere: in Italia ci sono due importanti produttori di vernici a base opaca, ovvero Lechler e Palinal, rispettivamente di Como e Brescia.
Questi produttori realizzano basi opache ad acqua e a solvente, con queste ultime che per rispettare le normative devono stare al di sotto di 420gr/lt di VOC, un parametro che viene seguito in tutti i casi.
Bisogna comunque sottolineare che per adeguarsi al mercato di riferimento, le basi opache a solvente costituiscono una minoranza: le uniche attualmente commercializzate sono le basi Glasurit e RM, che infatti sono contrassegnate dal simbolo della fiamma.
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